Overtourism

Overtourism: cause, effetti e strategie per un turismo sostenibile

Il turismo ha il potere di trasformare le comunità, generare ricadute positive sul territorio e promuovere la comprensione e la connessione tra diverse culture. Tuttavia, al giorno d’oggi viaggiare non è immune da un fenomeno dilagante e sempre più preoccupante: l’overtourism. Comprendere le cause, gli effetti e le strategie per affrontare questo problema è fondamentale per favorire un turismo sostenibile.

Cos’è esattamente l’overtourism?

L’overtourism, o “mass tourism”, è un fenomeno che si manifesta quando una destinazione raggiunge livelli di affluenza turistica così elevati da mettere a rischio sia il suo ambiente naturale che la qualità di vita delle comunità locali, superando la capacità di accoglienza sostenibile. Questo eccesso di visitatori può causare diverse problematiche: impatti negativi sull’ambiente, sul tessuto sociale e culturale delle destinazioni e sull’esperienza complessiva dei viaggiatori.

A dispetto di quanto si possa pensare, l’overtourism non riguarda solamente le grandi città e le zone antropizzate, ma tocca anche aree naturali come montagne e parchi nazionali, spiagge e riserve marine. Alcuni esempi di destinazioni colpite da questo fenomeno in anni recenti sono le città di Venezia e Barcellona, l’isola di Santorini in Grecia, la spiaggia di Maya Bay in Thailandia, il sito archeologico di Machu Picchu in Perù, persino il monte Everest in Nepal.

Quali sono le cause?

Il fenomeno dell’overtourism è il risultato di una moltitudine di fattori: l’accessibilità dei viaggi data dalla facilità di spostamento, dall’aumento dei voli low cost e dalla disponibilità di alloggi economici, unitamente alla notorietà di alcune destinazioni portata da film e social network come instagram, ha reso più semplice per le persone viaggiare, causando una crescita sproporzionata del turismo in determinate aree. Il turismo di massa si è esteso anche in mete un tempo remote, creando le basi per una difficile convivenza tra visitatori, ambiente e comunità locali.

A ciò si aggiunge la mancanza di una corretta pianificazione turistica da parte degli enti locali e dei governi, ancorati all’idea che un aumento dei visitatori sia sinonimo di crescita economica e benessere generale, senza tenere conto delle implicazioni di questo incremento sulla qualità di vita degli abitanti e sull’ambiente.

Appare dunque necessario ridefinire il metro di successo del turismo non come semplice aumento del numero dei visitatori, ma come un equilibrio tra benessere economico e impatto positivo sulla cultura locale e sull’ambiente. La qualità di vita delle comunità locali e la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale dovrebbero essere i pilastri su cui poggia il vero successo del settore turistico, offrendo benefici non solo temporanei, ma duraturi e concreti.

 

Overtourism a Venezia
Mass tourism is human pollution

Gli effetti devastanti dell’overtourism

Le conseguenze dell’overtourism sono molto impattanti ed evidenti: le attrazioni sono sovraffollate, con code, congestioni e disagi per i turisti e la popolazione; l’ambiente naturale va incontro a sfruttamento e distruzione degli ecosistemi a causa dell’inquinamento, dell’accumulo di rifiuti e della cementificazione selvaggia; in seguito all’elevata domanda turistica, i prezzi degli immobili per i residenti aumentano, spingendo la popolazione locale a cercare alloggio altrove e portando allo spopolamento.

Inoltre, l’incremento esponenziale dei visitatori può portare a una pressione insostenibile sulle risorse locali, influenzando negativamente lo stile di vita dei residenti e provocando stress per le comunità locali, che rischiano di perdere la genuinità delle tradizioni radicate nella propria cultura.

Quali strategie possiamo adottare?

Per sconfiggere l’overtourism non esiste un’unica soluzione, è essenziale adottare diversi approcci di turismo sostenibile e responsabile.

Azioni per le Amministrazioni Locali

Le amministrazioni locali giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione e mitigazione dell’overtourism. Queste sono alcune delle possibili azioni da intraprendere a livello locale:

  • implementare piani di gestione turistica imponendo un numero limite di visitatori, limitando l’accesso a determinate attrazioni o impostando sistemi di prenotazione anticipata;
  • diversificare le rotte turistiche attraverso politiche di marketing mirate, promuovendo e sviluppando attività e itinerari alternativi e meno conosciuti per distribuire in modo più equo i visitatori;
  • introdurre tasse turistiche per finanziare la conservazione ambientale e le infrastrutture locali;
  • coinvolgere le comunità locali, ascoltandole e coinvolgendole attivamente nei processi decisionali per garantire loro benefici reali e sostenibili;
  • promuovere il turismo fuori stagione, incoraggiando i viaggiatori a visitare le destinazioni durante i periodi non di punta per contribuire a ridurre la pressione sulle risorse locali;
  • investire nella mobilità sostenibile come il bike sharing;
  • aumentare i sistemi per il corretto smaltimento dei rifiuti;
  • sensibilizzare i viaggiatori, incentivando forme di turismo che rispettino la cultura, l’ambiente e le tradizioni locali.

Azioni per i Singoli Individui

Anche noi viaggiatori, nel nostro piccolo, possiamo mettere in atto scelte precise per aiutare a combattere questo fenomeno, comprese in quelle che sono le linee guida per viaggi consapevoli, come:

  • viaggiare in bassa stagione,
  • scegliere mete meno famose ma non per questo meno interessanti;
  • prediligere viaggi in piccoli gruppi, evitando viaggi organizzati con più di 15-20 persone;
  • evitare i viaggi in crociera, tra i più impattanti a livello ambientale e sociale;
  • preferire i mezzi pubblici per gli spostamenti, come treni e autobus;
  • scegliere alloggi sostenibili, eventualmente in possesso di certificazioni, o gestiti localmente;
  • ridurre la propria produzione di rifiuti;
  • rispettare le culture locali.

Sconfiggere l’overtourism richiede un impegno collettivo. È fondamentale che ci sia comunicazione e collaborazione tra governi, operatori turistici, comunità locali e viaggiatori per applicare i principi di turismo responsabile e sostenibile nell’ottica di preservare le destinazioni ospitanti.

In definitiva, l’obiettivo è trovare un equilibrio tra soddisfare il desiderio di viaggiare e preservare le risorse naturali e culturali dei territori. Solo attraverso sforzi congiunti e scelte consapevoli possiamo sperare di sconfiggere l’overtourism e aggiungere tasselli essenziali per un futuro più sostenibile.

Chi è Nomadoos?

Mi chiamo Giulia Napolitano e sono una travel designer.
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